26 aprile: una data per ricordare e ricominciare a sperare
Abbiamo coperto ciò che è rimasto della centrale di Chernobyl con un sarcofago di cemento. Sotto un sarcofago di indifferenza abbiamo nascosto le conseguenze delle radiazioni fuggite dalla centrale, sulla salute di migliaia di uomini e donne, sul tessuto sociale e sull’ecosistema di interi paesi e regioni.
A trent’anni di distanza da quella terribile notte si stanno aprendo crepe nel sarcofago da cui le radiazioni che ancora vibrano nel cuore del reattore potrebbero minacciare l’intero pianeta. Il sarcofago della nostra indifferenza invece diventa anno dopo anno sempre più impenetrabile.
Non vogliamo soccombere sotto questo sarcofago di indifferenza! Attraverso questi bambini che accogliamo e che aiutiamo nel loro paese apriamo varchi nella nostra indifferenza perché l’energia della solidarietà superi ogni barriera e ogni confine.